Dal 1973 in poi ha lavorato come montatore in oltre centocinquanta produzioni fra film cinematografici italiani e serie televisive. Ha collaborato con moltissimi registi italiani come Visconti, Verdone, Proietti, Damiani, Castellano e Pipolo.
Un vero e proprio punto di riferimento della storia del cinema, uno dei pochi professionisti che ha saputo passare dall’analogico al digitale senza perdere la sua maestria.
Nel 1992 ha vinto il David di Donatello per il miglior montatore per il film Maledetto il giorno che t’ho incontrato di Carlo Verdone.