con l’intervento di Pamela Piscicelli
Stephanie Gengotti vive per viaggiare e fotografare; e grazie alla fotografia fa viaggiare chi osserva le sue immagini. La doppia nazionalità italiana e francese costituisce un valore aggiunto al suo bagaglio culturale, frutto di un caleidoscopico e composito assemblaggio tra le parti greche, nipponiche e americane della sua famiglia.
La sua casa romana è il punto di partenza per le sue molteplici esplorazioni, il laboratorio dove preparare ed elaborare gli ingredienti del suo storytelling.
L’originalità del suo approccio e la sua personalità libera e lontana da schemi precostituiti, si esplica attraverso un’accurata scelta di progetti a lungo termine, come nel caso di ‘9 months’ durato due anni: la storia delle madri adolescenti di Napoli, pubblicata poi in forma di libro nel 2014 dalla casa editrice francese Les Arènes – 6 Mois.
L’arte fotografica diventa un medium quasi terapeutico, un canale senza filtri per comunicare con il soggetto, in un flusso di condivisione continua per illuminare le zone d’ombra e gli aspetti irrisolti della coscienza del Soggetto e dell’Artista; spesso la necessità di instaurare un rapporto empatico e diretto, la conduce a vivere nella stessa casa e nella medesima quotidianità dei protagonisti delle sue storie. Lo scatto fotografico diventa quindi solo l’ultimo atto, la catarsi, di un lento e lungo percorso di conoscenza.
Laureata come interprete in inglese e francese, si diploma in fotogiornalismo alla Scuola Romana di Fotografia, dove segue anche un master di moda e ritratto.
Collabora con testate italiane e mondiali, quali l’Espresso, Stern, The New York Times, Yo Dona, El Mundo.
Nel 2010, con il progetto ‘Along The River’, vince il premio FNAC.
Attualmente è rappresentata da l’Agence Myop in Francia. Le sue opere sono state esposte in gallerie e festival italiani ed internazionali.
(CAUSA DECRETO MINISTERIALE RINVIATA A DATA DA DESTINARSI)